mercoledì 23 dicembre 2009

Jennifer's body

Avviso ai fanatici dell'occulto: quando si sacrifica una che non è più vergine "nemmeno nell'uscita secondaria" il risultato sarà produrre un demone in sindrome premestruale da ingordigia fallica. Succede a Megan Fox, stronzetta liceale a caccia di accoppiamenti che trova morte e vita per mano di una band di sfigatelli devoti ad un satana indierock. Conclusione: da vacca seduttrice diverrà vera e propria mangiauomini, nel senso più lapalissiano della parola: mossa da sete ormonale dovrà colmare il proprio deperimento fisico ("per i suoi canoni, si intende", cit.) sbudellando qualche amichetto di liceo. Dovrà fermarla la best friend Amanda Seyfried, a colpi di strizzate di tette e lingue in bocca. Vero e proprio capolavoro di trash, ma di quelli fatti così bene da risultare una meraviglia; più di un'ora e mezza di battute al vetriolo con allusioni non troppo velate al sesso, a dimostrare che esiste una classe anche per parlare volgare. Il duello Megan contro Amanda, la superfiga contro la ragazza della porta accanto, è il pretesto geniale per sviscerare i canoni di bellezza/stupidità contro quelli di normalità/intelligenza, ed è il modo per dimostrare quanto insensatamente ragioni il pisello umano. «Tira più un pelo di figa che un carro di buoi» diceva qualcuno: lorsignori sono avvertiti.

Per camionisti e liceali single. ♥♥♥½

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