mercoledì 13 gennaio 2010

Sangre de mi sangre (Padre nuestro)

Sangre de mi sangre inizia e finisce con una fuga: la prima può essere l'approdo alla salvezza, la seconda è tragica conseguenza degli eventi che si dipanano lungo il sentiero. Tra queste due fughe, nascosta dietro chiarimenti urlati, si nascondono la speranza, la (ri)scoperta degli affetti, e la triste e dura realtà che marca in maniera netta la crescita di tutti i protagonisti, dai più giovani al più viejo. Pedro (Jorge Adrián Espíndola) lascia il Messico alla volta di New York con lo scopo di ritrovare suo padre, emigrato diciassette anni prima, e consegnarli una lettera scritta dalla madre poco prima di morire. Durante il viaggio clandestino incontrerà il coetaneo Juan (Armando Hernández), il quale gli ruberà borsa ed identità riuscendo a poco a poco a conquistarsi l'affetto di un genitore che non è il suo. Al vero Pedro non resterà che aggrapparsi alla speranza per muoversi in una città estranea ed ostile, con l'unica compagnia della tossicomane Magda (Paola Mendoza), prima sgamata affarista e poi affettuosa complice. Ma non sempre le favole hanno un lieto fine, e se è vero che qui c'è un padre che ritrova suo figlio, è altrettanto vero che si tratta del figlio sbagliato. C'è una sorta di espiazione tragica nelle confessioni tristi e dolorose che aprono la strada verso il finale aperto di questa pellicola: ognuno trova qualcosa nel confronto con gli altri, ma i pezzi non sembrano mai essere al proprio posto. Premiato al Sundance 2007 come miglior film, Sangre de mi sangre è una pellicola che possiede quel gusto dolceamaro tipico delle pellicole messicane, e che regge bene dal principio alla fine mostrandoci in maniera cruda i due volti della sconfitta: quello della ricerca prepotente di un amore indimenticato, e quello del ritrovamento spiazzante di un affetto mai conosciuto. Alla fine, Diego Gonzalez (Jesús Ochoa) è come se divenisse il padre di entrambi i giovani protagonisti, da cui il primo e poi modificato titolo originale Padre nuestro. Che poi è anche una preghiera sconsolata ad un Dio che sembra aver rimescolato le carte con il chiaro intento di punire tutti per il loro peccato di ingenua necessità d'amore.

Per coloro i quali cercano disperatamente il proprio punto di riferimento. ♥♥♥♥

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