mercoledì 27 aprile 2011

Cappuccetto Rosso sangue

La regista del primo Twilight rilegge una delle favole più famose del mondo, fornendole un'indole più horror e un aspetto da teen drama pruriginoso. Così Cappuccetto diventa un'adolescente vogliosa, contesa da due bellocci (il biondo e il moro, tanto per alimentare l'eterna lotta tra il fascino nordico ed elegante e quello mediterraneo e sensuale), la nonna si trasforma in un donnino sprint dai capelli rasta, e il lupo è immancabilmente mannaro. Il peso più grande nel seguire questo filmetto gotico non sta tanto nei dialoghi spesso imbarazzanti o nella costante idea che ogni scena sia lo scarto di qualche produzione più costosa, ma nel difetto evidente di non sapere mai generare la minima tensione nello spettatore. Il risultato è un'ora e mezza che scorre via senza che ci sia stata una reale utilità a tutto quello che è stato messo in scena: nessun approfondimento sul terrore generato dal lupo, nessuna suspance durante le sue aggressioni, nemmeno una reale necessità di parteggiare per l'uno o per l'altro dei due contendenti amorosi, dato che fin da subito appare chiaro quanto la lotta sia assolutamente impari. Cavalcare l'onda emotiva delle ragazzine sta diventando un pericoloso gioco al massacro, e porta verso film sempre più vuoti e approssimativi. Un peccato, perchè l'idea di base poteva essere interessante ed osare un po' di più nell'aspetto cupo della storia poteva generare un film quantomeno dignitoso e disturbante.

Per quelli che hanno esaurito le favole della buonanotte da raccontare alle proprie bambine. ♥♥

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